Enel pronta a realizzare la nuova rete in fibra

Francesco Starace, AD di Enel, conferma la disponibilità della società nel poter realizzare la nuova rete in fibra con l'aiuto degli operatori e della CDP
Francesco Starace, AD di Enel, conferma la disponibilità della società nel poter realizzare la nuova rete in fibra con l'aiuto degli operatori e della CDP

Enel non si tira indietro sulla possibilità che le sia affidato il compito di realizzare una nuova infrastruttura nazionale in fibra ottica e rilancia affermando, per bocca del sul amministratore delegato Francesco Starace, che l’azienda è benissimo in grado di posare la rete in fibra al posto degli operatori. L’AD di Enel ha anzi affermato che già oggi gli operatori sfruttano i cavidotti di Enel per stendere la loro fibra e dunque sarebbe assolutamente possibile continuare su questa linea per sfruttare tali infrastrutture per colmare gli ultimi 100 metri ed arrivare sin dentro le abitazioni.

Enel per portare la fibra sin dentro alle abitazioni sfrutterebbe anche la sostituzione dei contatori elettrici con quelli di seconda generazione e tutta l’operazione sarebbe realizzata in collaborazione con la Cassa Depositi e Prestiti e gli operatori. L’impegno di Enel prevederebbe anche la sottoscrizione di un contratto di manutenzione pluriennale ma la rete rimarrebbe in mano agli operatori. Francesco Starace ha infatti confermato che la società non è in alcun modo interessata a rientrare nel business della banda larga. L’AD di Enel conferma, dunque, la piena disponibilità della società per lavorare a stretto contatto con gli operatori per portare rapidamente fuori dal medioevo digitale l’Italia.

Le dichiarazione di Enel sulla disponibilità a lavorare per realizzare con gli operatori la nuova rete e la conferma di non essere interessata ad entrare nel business della banda larga hanno sollevato il plauso dell’Amministratore Delegato di Telecom Italia Marco Patuano che ha sottolineato gli ottimi rapporti con la società elettrica, aggiungendo anche che andare a realizzare due reti differenti all’interno degli stessi palazzi non sarebbe stata una buona idea.

Si inizia dunque ad intravedere un po’ di luce all’interno della fitta nebbia che avvolge l’Italia digitale. Dopo mesi di discussione e di polemiche tra operatori e istituzioni, sembra che piano piano si stia trovando la quadra su di un progetto concreto che davvero potrebbe permettere di portare la banda ultra larga a tutti.

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